Stai in cosa sta succedendo, non in cosa potrebbe succedere
BY: Dott. Federico Sopetti
mindfulness
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Lo scopo della meditazione è divenire consapevoli di cosa accade mentre accade, nel momento presente. Un allenamento costante, costituito da sessioni di meditazione quotidiana della durata variabile di circa 30 minuti al giorno, permette di allenare la nostra mente ed il nostro corpo a stare nel qui ed ora, aumentando di gran lunga il nostro benessere.
La pratica quotidiana, però, che necessita di costanza e buona volontà, talvolta può risultare faticosa e spossante: possono capitare “giornate no” in cui proprio non si abbia voglia di meditare, a causa degli impegni e delle incombenze che riempiono la vita di tutti i giorni. Meditare quotidianamente tuttavia costituisce un vero e proprio investimento a lungo termine: difatti, imparando a dedicare quotidianamente del tempo al tuo benessere personale, la qualità della tua vita può incrementare notevolmente.
Ciò perché, grazie alla meditazione, puoi imparare a stare nel momento presente, e a rendere “pienamente consapevoli” -ossia Mindful- un numero sempre maggiore di momenti della tua giornata.
Cosa si intende, però, come “momento presente”?
Stare nel momento presente costituisce un’esperienza di per sè. È difficile scriverne in quanto l’esperienza, per definizione, è assolutamente soggettiva: appartiene a chi la sta facendo. Per capirci: se ti è mai capitato di fare un giro sulle montagne russe, potresti provare a descrivere dettagliatamente la tua esperienza (quindi, potresti per esempio raccontare il senso di vertigine che deriva dal sentirsi nel vuoto ad alta velocità, legato ad un seggiolino, insieme ad altre persone che urlano adrenalinicamente), ma questa descrizione non potrà mai essere completamente esaustiva di cosa hai soggettivamente provato sulle montagne russe (quindi, la compresenza di sensazioni fisiche, emozioni, pensieri…).
La consapevolezza del momento presente, quindi, ha a che vedere con la capacità di stare con tutto quello che sta succedendo ed osservare il fluire dell’esperienza.
Come? Per esempio, seguendo il naturale flusso del proprio respiro, unito alle sensazioni che ci provengono dalle diverse parti del corpo, oltre che a tutti gli altri possibili stimoli -suoni, odori, colori- di cui possiamo diventare consapevoli in qualsiasi momento.
Uno dei più grandi insegnamenti che si possono ricavare dalla meditazione, che utilizzo molto lavorativamente per sostenere persone che hanno problematiche di stress e ansia è il seguente:
STAI IN COSA STA SUCCEDENDO, NON IN COSA POTREBBE SUCCEDERE.
Purtroppo, presi dalla frenesia quotidiana, ci dimentichiamo che l’unico vero momento di cui possiamo essere consapevoli è quello presente.
Spesso diamo attenzione a pensieri che ci passano per la testa relativi a cosa è successo -come avremmo potuto rispondere in maniera più esaustiva in una conversazione avuta precedentemente- o a cosa potrebbe succedere in futuro -se il bus tarda di altri 10 minuti arriveremo in ritardo al lavoro e non riusciremo a presentare il progetto…- allontanandoci dall’esperienza del momento presente.
Il problema, in tutto ciò, è che il passato resta passato -quindi su di esso non possiamo nulla-, e il futuro non può essere previsto alla perfezione -quindi molto spesso i pensieri sul futuro sono inutili preoccupazioni ansiogene su fatti che potrebbero succedere ma di cui non si ha la certezza-.
Quindi, perchè dare troppa attenzione a cosa potrebbe succedere sottraendo energie ed attenzioni a cosa sta succedendo in questo momento?
La logica della consapevolezza mindful consiste anche in questo: se siamo completamente presenti a cosa sta succedendo -alla pienezza della nostra esperienza-, possiamo affrontare efficacemente eventuali spiacevoli inconvenienti o incombenze quotidiane grazie ad un nuovo sguardo sul mondo.
Nei momenti in cui ti rendi conto di non essere presente a te, in cui sei in ansia e ti assalgono mille preoccupazioni su cosa è successo o su cosa potrebbe succedere, prova a riportare gradualmente l’attenzione a qual è la tua esperienza, contattando le sensazioni del tuo corpo nel momento presente e aiutandoti dicendoti per cinque volte “Sto in cosa sta succedendo, non in cosa potrebbe succedere”, osservando quindi l’effetto che questo ti fa.